
L'allestimento museale della Casa Murgia a Guspini permette di percorrere parallelamente due importanti realtà sarde. Da una parte la vicenda privata dei proprietari della dimora che erano dei ricchi possidenti terrieri di Guspini e parallelamente, una mostra espositiva che attraverso un percorso guidato, accompagna i più giovani alla scoperta delle principali attività agricole sarde.
Il percorso museo di Guspini ha come punto di partenza le stagioni dell'anno, intese come metafora della vita umana e come scansione dei lavori del ciclo agrario.
L'allestimento museale della casa Murgia di Guspini è costituito da tre livelli rappresentati simbolicamente dai tre piani della dimora.
Al piano terra, le testimonianze che tracciano l'immagine pubblica della famiglia legata alle vicende storiche del periodo. Al primo piano, traendo spunto dallo status di proprietari terrieri si delinea il profilo del territorio e delle attività connesse, scandite dal ciclo agrario e dalle stagioni. Il secondo piano costituisce il sacrario delle memorie più intime e private ed è inoltre una ricostruzione in un tipico dormitorio sardo.
La famiglia Murgia di Guspini si estingue con la morte dell'ultima superstite Caterina Murgia. Come da suo testamento la casa è stata acquisita dal Comune di Guspini che, con questa casa museo intende conservare e valorizzare non solo la memoria di una vicenda umana, ma anche un percorso storico legato alle attività principali dell'isola sarda legate alle stagioni, come ad esempio la viticoltura, l'ovicoltura, la raccolta del grano con curiosità e dettagli interessanti sia per i più giovani che per gli adulti.
Il percorso museo di Guspini ha come punto di partenza le stagioni dell'anno, intese come metafora della vita umana e come scansione dei lavori del ciclo agrario.
L'allestimento museale della casa Murgia di Guspini è costituito da tre livelli rappresentati simbolicamente dai tre piani della dimora.
Al piano terra, le testimonianze che tracciano l'immagine pubblica della famiglia legata alle vicende storiche del periodo. Al primo piano, traendo spunto dallo status di proprietari terrieri si delinea il profilo del territorio e delle attività connesse, scandite dal ciclo agrario e dalle stagioni. Il secondo piano costituisce il sacrario delle memorie più intime e private ed è inoltre una ricostruzione in un tipico dormitorio sardo.
La famiglia Murgia di Guspini si estingue con la morte dell'ultima superstite Caterina Murgia. Come da suo testamento la casa è stata acquisita dal Comune di Guspini che, con questa casa museo intende conservare e valorizzare non solo la memoria di una vicenda umana, ma anche un percorso storico legato alle attività principali dell'isola sarda legate alle stagioni, come ad esempio la viticoltura, l'ovicoltura, la raccolta del grano con curiosità e dettagli interessanti sia per i più giovani che per gli adulti.
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